lunedì 23 marzo 2009

Roberta & Catia
GLOSSARIO

DICHIARAZIONE IVA

L'obbligo di presentazione delle dichiarazioni periodiche IVA è stato istituito in applicazionedelle disposizioni contenute nel D.P.R. 23 marzo 1998, n. 100 e successive modificheed integrazioni.Nel presente modello il contribuente deve indicare i dati contabili riepilogativi delle liquidazioniperiodiche IVA, sia che da esse risulti un'eccedenza a debito sia che risulti un'eccedenzaa credito, oltre ad altri dati sintetici relativi alle operazioni effettuate nel periodo richiestinel modello.Sono tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA periodica, in linea generale, i titolaridi partita IVA.Non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA periodica:- i soggetti di cui all'art. 88 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, e cioè:- gli organi e le amministrazioni dello Stato;- i comuni, i consorzi tra enti locali, le associazioni e gli enti gestori di demani collettivi lecomunità montane, le province e le regioni;- gli enti pubblici che svolgono funzioni statali, previdenziali, assistenziali e sanitarie, compresele aziende sanitarie locali;- le persone fisiche che hanno realizzato nell'anno precedente un volume di affari ugualeo inferiore a 50 milioni di lire (pari a 25.823 euro);- i contribuenti che, per l'anno in corso, non sono tenuti all'obbligo di presentazione delladichiarazione IVA (es.: soggetti che effettuano esclusivamente operazioni esenti) semprechénel corso dello stesso anno non vengano meno le predette condizioni di esonero.In tale caso, il contribuente sarà tenuto a presentare la dichiarazione periodica a partiredalla liquidazione relativa al periodo (mese o trimestre) nel corso del quale si sonoverificate le condizioni che hanno fatto venire meno l'esonero, a meno che non rientrinell'ipotesi di esonero, descritta al punto successivo;- i contribuenti esonerati dall'effettuazione della liquidazione periodica anche se tenuti allapresentazione della dichiarazione annuale. Ad esempio: i soggetti che nel periodo diriferimento (mese o trimestre) non hanno effettuato alcuna operazione, né attiva né passiva,né hanno crediti d'imposta da riportare al periodo successivo, ovvero i soggetti chehanno effettuato esclusivamente operazioni esenti ed hanno optato per la dispensa dagliadempimenti ai sensi dell'art. 36 bis.- i contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione periodica per effetto diparticolari provvedimenti.Si ricorda che, con D.P.R. 27 settembre 2000, n. 315, gli esercenti arti e professioni sanitarie(in particolare, i dentisti e gli odontotecnici), svolgenti esclusivamente operazioni esenti,ai sensi dell'art. 10, n. 18, del D.P.R. n. 633/72 sono stati esonerati dalla compilazione epresentazione delle dichiarazioni periodiche IVA anche se nel periodo hanno effettuato acquistidi oro e di argento puro a seguito dei quali diventano debitori dell'imposta per effettodel particolare meccanismo di applicazione dell'IVA denominato "reverse charge".Fonte: Ministero delle Finanze, 2001


FRANCHIGIA

In campo assicurativo per franchigia si intende quella parte di danno che resta a carico dell'assicurato. Può essere espressa in importo fisso o in percentuale sulla somma assicurata. È quindi un importo che si può conoscere prima dell'evento dannoso, a differenza dello scoperto, la cui entità è nota solo dopo aver quantificato il danno. Essa è analoga al massimale, in quanto rappresenta una limitazione del risarcimento (ma di caso opposto) da parte dalla compagnia di assicurazione.
Anche se ormai si parla fungibilmente di "franchigia" o "scoperto", in realtà l'opinione tradizionale, che per la sua chiarezza appare ancora preferibile, individua nella franchigia un valore frazionario (esempio: 10%), calcolato in relazione al premio ovvero in relazione al danno stimato, naturalmente a seconda delle condizioni di polizza; laddove - tecnicamente - sarebbe corretto parlare di "scoperto" soltanto quando si tratti di importo predeterminato in un valore pecuniario assoluto (esempio: cento Euro).
Talvolta nelle polizze si parla di franchigia relativa, nel senso che non si dà luogo ad indennizzo al di sotto di un certo valore, ma - se esso risulta superato - l'indennizzo è pieno.
Oppure, si parla di franchigia assoluta quando l'ammontare rimane in ogni caso a carico dell'assicurato: la compagnia paga un indennizzo al netto della franchigia.
Ovviamente l'assicuratore non paga alcunché quando il danno stimato è inferiore alla franchigia, ed in tale ipotesi è indifferente che essa sia "assoluta" o "relativa".
È interessante notare che - per effetto dell'art. 18 della legge n. 990 del 1969 (istitutiva dell'assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore), in nessun caso la franchigia (o qualunque altra limitazione derivante da contratto) può essere opposta al danneggiato, che - in omaggio al regime di azione diretta (il danneggiato può chiamare in giudizio la compagnia di assicurazione direttamente) - avrà diritto ad ottenere il totale risarcimento (se è esente da responsabilità, s'intende), e i rapporti contrattuali tra compagnia ed assicurato verranno regolati in un momento successivo.
Dal 01/01/2006, per effetto dell'entrata in vigore del D.Lgs n. 209 del 7 settembre 2005, il cosiddetto Nuovo Codice delle Assicurazioni private, la legge n. 990 del 1969 è stata abrogata, così come sono state abrogate altre leggi, decreti e disposizioni precedenti.
Il Nuovo Codice delle Assicurazioni è la prima delle numerose disposizioni di legge che nell'ultimo biennio hanno modificato in modo evidente il settore assicurativo.

Fonte: Wikipedia

COMUNICAZIONE IVA
La Comunicazione IVA riguarda i titolari di “partita” che sono obbligati ad effettuare l’adempimento utilizzando esclusivamente il canale telematico, mediante il modello approvato con provvedimento del 15 gennaio 2008, a disposizione sul sito dell’agenzia delle Entrate.
Ma a cosa serve la comunicazione IVA?
E’ necessaria per il calcolo delle risorse proprie che ogni Stato membro è tenuto a versare all’Unione europea.
Quindi si differenzia con la Dichiarazione IVA in quanto serve per il calcolo dell’imposta da versare.
Essendo una comunicazione e non una dichiarazione non è possibile ravvedere in caso di omessa o invio errato della presente, che però sconta una sanzione che va da € 258 a € 2.065, per omessa comunicazione ovvero per invio della stessa con dati incompleti o inesatti.
Fonte Agenzia Entrate
Sottil Roberta e Pullia Catia
GLOSSARIO

Base imponibile
La base imponibile è l'importo sul quale viene calcolata l'IVA ed è costituito dall'ammontare che il cliente deve al venditore, comprensivo delle spese e degli oneri accessori. La base imponibile IVA è data dal prezzo della merce o della prestazione di servizio, dedotti eventuali sconti previsti nel contratto commerciale, aggiungendo le spese accessorie (ad esempio il trasporto o gli imballaggi).
Fonte: http://scuole.monet.modena.it/cattaneo/iva/iva.doc#Base da vedere!!!!!!!!!!!!!!

Note di debito
La nota di debito è il documento emesso dal venditore quando ha necessità di integrare gli importi esposti in una fattura emessa in precedenza
Quindi se successivamente all’emissione o alla registrazione della fattura si verifica un fatto (errore, accordo sopravvenuto, ecc..) che comporta un aumento dell’imponibile o dell’Iva, il cedente o il prestatore deve emettere o registrare, secondo le norme usuali, un’apposita fattura integrativa (nota di debito) per il maggior importo da addebitare al cliente. La nota di debito deve essere emessa qualunque sia la causa della variazione in aumento. Se la variazione è effettuata oltre il termine della liquidazione periodica relativa alla fattura inesatta, il contribuente potrà evitare l’applicazione delle sanzioni ricorrendo all’istituto del “ravvedimento operoso” che consente di sanare l’irregolarità con il versamento di una sanzione amministrativa ridotta. Le note di debito devono essere registrate nel registro delle fatture emesse.
http://it.wikipedia.org/wiki/Nota_di_debito
Ritenuta d'Acconto
La ritenuta d'acconto è una somma trattenuta (e poi versata) a titolo di acconto delle imposte effettivamente dovute. La ritenuta di solito viene evidenziata nelle fatture.
Si applica su:
• Redditi di lavoro autonomo e altri redditi
• Provvigioni inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d'affari
• Corrispettivi dovuti dal condominio all'appaltatore.
Schematizzando accade questo.
Ci sono due soggetti. Il COMMISSIONARIO emette fattura per la prestazione svolta, il COMMITTENTE è il destinatario della fattura.
Colui che emette fattura, per il fatto stesso di aver conseguito dei redditi, ha realizzato il presupposto per diventare soggetto passivo e su quei compensi dovrà pagare le imposte in sede di dichiarazione dei redditi. All'atto dell'incasso della fattura non riceverà l'intero importo perché la differenza sarà trattenuta dal committente per poi versarla all'Erario.
L'amministrazione finanziaria al fine di garantirsi che queste imposte vengano davvero pagate, chiede ad un soggetto terzo (ovvero il destinatario della fattura) di pagare un acconto su tali imposte diventando il sostituto d'imposta al posto del vero soggetto passivo, cioè il sostituito.
Il sostituto è neutro rispetto all'imposta (pagherebbe comunque il totale della fattura); ha però l'obbligo di operare una ritenuta alla fonte ossia decurtando direttamente le somma corrisposta al sostituto. Egli è il solo responsabile verso l'amministrazione fiscale del mancato versamento della ritenuta.
Si sottolinea che con il Dl 223/2006 (manovra d'estate), convertito con legge 248/2006 è stato modificato il D.Lgs. n. 74 del 10/03/2000 - Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, a norma dell'articolo 9 della legge 25 giugno 1999, n. 205. In particolare è stato modificato l'art. 10 bis - omesso versamento di ritenute certificate – che adesso punisce con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versi entro il termine previsto ritenute per un ammontare superiore a cinquantamila euro.
Sostituto d'imposta
I soggetti che sono tenuti ad operare come sostituti d'imposta sono quelli identificati dagli artt. 55 e 73 del DPR 917/86 – TUIR (ex artt. 51 e 87) e dall'art. 25 D.P.R. 600 del 29/9/73. I principali sono i seguenti:
– società di capitale: SpA, Srl, società cooperative;
– società di persone: sas, snc, società semplici;
– persone fisiche che esercitano imprese commerciali o agricole;
– persone che esercitano arti e professioni;
– condomini nei confronti dell'amministratore di condominio.
Quindi ad un privato cittadino che non rientri in queste categorie viene emessa una fattura senza ritenuta d'acconto ed al momento del pagamento pagherà semplicemente il totale della fattura.
• Redditi di lavoro autonomo e altri redditi - art. 25 D.P.R. 600 del 29/9/73
Viene considerato lavoro autonomo quello che deriva dall'esercizio di arti e professioni ai sensi dell'art. 54 del TUIR (ad esempio avvocati, geometri, architetti, alcuni pittori...). Viene assimilato a lavoro autonomo, ai fini della ritenuta d'acconto, anche la prestazione occasionale. I sostituti d’imposta che corrispondono compensi per prestazioni rientranti in questa categoria devono operare all'atto del pagamento una ritenuta del 20% a titolo di acconto sull'imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta dai percipienti, con l'obbligo di rivalsa.
Se questi compensi sono corrisposti a soggetti non residenti, deve essere operata una ritenuta a titolo d'imposta nella misura del 30%, anche per le prestazioni effettuate nell'esercizio di imprese.
N.B. La ritenuta va calcolata sull'imponibile: non rientrano nel calcolo l'IVA, le spese anticipate e la rivalsa del 2%- 4% sui contributi versati alla cassa previdenza. Si calcola invece sulla rivalsa del 4% quando i contributi vengono versati alla gestione separata INPS.
Degli esempi possono chiarire meglio il meccanismo.
Esempio n. 1 _ Un notaio presenta ad un commerciante la propria fattura per la prestazione effettuata. Onorario € 650,00 + IVA al 20% € 130,00 = --------------- ----------- TOTALE FATTURA € 780,00 LORDO
A questo punto viene calcolata la ritenuta sul compenso, quindi su € 650,00 (non su € 780,00 perché questo importo contiene l'IVA). L'importo calcolato si sottrae: ritenuta d'acconto su € 650,00 € 130,00 - --------------------------------------------- TOTALE DA PAGARE € 650,00 NETTO
Il 20% di € 650,00 è € 130,00. Si calcola facilmente così: 650 x (20/100) = 130
In generale: Imponibile x 0,2 = Ritenuta d'acconto
Il fatto che l'importo della ritenta coincida con l'importo dell'IVA non deve ingenerare confusione. I due aspetti viaggiano su binari diversi e possono anche non coincidere.
Esempio n. 2 _ Un avvocato presenta ad un artigiano la propria fattura per la prestazione effettuata. Onorario € 650,00 + Rivalsa 4% cassa di previdenza € 26,00 + IVA al 20% su € 676,00 € 135,20 + Spese anticipate documentate (escluse art. 15) € 25,00 = --------------------------------------------------- TOTALE FATTURA € 836,20 - LORDO Ritenuta d'acconto 20% su € 650,00 € 130,00 = --------------------------------------------------- TOTALE DA PAGARE € 706,20 NETTO
Esempio n. 3 _ Prestazione occasionale Importo lordo € 500,00 Ritenuta 20% a sottrarre € 100,00 ---------------------------------- Importo netto € 400,00
Può essere utile anche la formula per ricavare il lordo quando sia stato concordato il netto in una prestazione occasionale e quindi non soggetta ad IVA (esclusa art. 5 del D.P.R. 633/72). Compenso netto : 0,8 = Compenso lordo
Una volta pagato l'importo netto della fattura, sorge l'impegno di versare all'Erario la ritenuta d'acconto tramite il modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento (può slittare, al primo giorno successivo non festivo se cade di sabato): viene usato il codice tributo 1040.
• Provvigioni inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d'affari – art. 25 bis D.P.R. 600 /73
Per le ritenute sulle provvigioni vale quanto detto finora riguardo i sostituti d'imposta (escluse le imprese agricole).
Cambia invece il sistema di calcolo: è commisurato al 50% dell'ammontare delle provvigioni e l'aliquota della ritenuta applicata è quella fissata annualmente dalla finanziaria per il primo scaglione (art. 11 del TUIR). Ad oggi è il 23%.
Se i percipienti dichiarano ai loro committenti, preponenti o mandanti che nell'esercizio della loro attività si avvalgano in via continuativa dell'opera di dipendenti o di terzi, la ritenuta e' commisurata al 20% dell'ammontare delle stesse provvigioni.
Quindi prendo il 50% della provvigione e poi calcolo il 23% di questo importo; la ritenuta viene versata con il codice tributo 1038, sempre entro il 16 del mese successivo.
. Corrispettivi dovuti dal condominio all'appaltatore.
A decorrere dal 01/01/2007 i condomini agiscono da sostituti anche sui corrispettivi dovuti per prestazioni relative a contratti di appalto di opere o servizi, anche se rese a terzi o nell'interesse di terzi, effettuate nell'esercizio di impresa. Si tratta di lavori di manodopera quali opere di muratura, di giardinaggio, di pulizia... La ritenuta applicata è del 4%. Non viene applicata su soggetti che già operano la ritenuta del 20% (es.: amministratore di condomini, commercialisti ecc.)
All’atto del versamento della ritenuta occorrerà distinguere se il sostituito è un soggetto passivo IRFEF o IRES: infatti verranno utilizzati rispettivamente i codici tributo 1019 e 1020.
Si rimanda alla circolare n. 7/E del 7 febbraio 2007 per chiarire meglio tutti gli aspetti di questo nuovo adempimento.
Eccezioni: è prevista una agevolazione per le persone che si avvalgono del c.d. Forfettino, un regime agevolato previsto per le piccole imprese di nuova costituzione (v. l’ art.13 della legge 388 del 23 dicembre 2000).
Fonte: "http://www.giorgiotave.it/wikigt/os/Ritenuta_d%27acconto"
Note di debito
Tutte le imprese hanno l’obbligo di tenere due registri IVA:
il registro IVA degli acquisti;
il registro delle fatture emesse e/o dei corrispettivi.
La regola sopra esposta presenta alcune eccezioni. Così i contribuenti in contabilità supersemplificata annotano l’ammontare complessivo delle operazioni fatturate e degli acquisti su un apposito prospetto tenuto in alternativa ai normali registri IVA.
Non hanno l’obbligo di tenuta dei registri IVA neppure i contribuenti in regime del forfettino e dei minimi.
Nel registro degli acquisti vanno annotate:
le fatture relative ad acquisti interni ed intracomunitari;
le bolle doganali;
le autofatture
Nel registro delle fatture emesse vanno annotate:
le fatture emesse relative a cessioni o prestazioni di servizi interne o intracomunitarie o ad esportazioni;
le fatture per acquisti intracomunitari;
le fatture per acquisti da soggetti non residenti;
le autofatture per autoconsumo o per cessioni gratuite.
Il registro dei corrispettivi può sostituire il registro delle fatture emesse nel caso di dettaglianti e soggetti assimilati.
Le vendite al dettaglio e le prestazioni effettuate da tali categorie vanno annotate sul registro dei corrispettivi, separatamente dalle operazioni non imponibili o esenti in un unico importo giornaliero, comprensivo di IVA, suddiviso per aliquota.
Esistono, poi, tutta una serie di registri IVA non obbligatori. Essi sono:
il registro riepilogativo nel caso in cui l’impresa tenga dei registri IVA sezionali;
i registri sezionali per acquisti intra-Ue, qualora l’impresa non voglia effettuare la registrazione degli acquisti intracomunitari sia sul registro vendite che sul registro acquisti. Trattandosi di un registro sezionale esso rende obbligatoria la tenuta del registro riepilogativo;
il registro delle dichiarazioni di intento nel quale vengono annotate le dichiarazioni di intento da parte degli esportati abituali e dei loro fornitori;
il registro degli omaggi che può sostituire l’autofatturazione e la relativa annotazione sul registro delle fatture emesse in caso di cessione gratuita di beni;
il registro delle merci in conto deposito, lavorazione, prova ecc.. nel quale vengono annotati i beni ricevuti o inviati in conto deposito, lavorazione, prova, ecc...
Tra gli altri registri IVA obbligatori abbiamo il registro dei trasferimenti intra-Ue diversi da cessioni o acquisti. Esso deve essere tenuto nel caso di trasferimenti di merci in altro Stato membro dell’Ue non traslativi di proprietà.
Per quanto riguarda gli ELEMENTI DI SOSTENIBILITA':
- CONAI
- CONFERENZA DI RIO DE JANEIRO 1992
- PROTOCOLLO DI KYOTO 2005
- PROTOCOLLO DI MONTREAL 1997
- GREEN MARKETING
- ISO 26000 e ISO 9004
- ECONOMIA SOSTENIBILE
- AGENDA 21 CITTA' DI CHIERI

Vedere dossier ADISP
Sara Cauda e Federica Lusso
GLOSSARIO


ORGANIZZAZIONE AZIENDALE


CICLO ATTIVO: Il ciclo attivo è l'insieme delle operazioni che una azienda intrattiene verso i suoi Clienti e che determina dei guadagni finanziari per l'azienda. In sostanza il Ciclo Attivo determina le operazioni aziendali che permettono all'azienda di vendere i suoi prodotti e servizi e gestire tutte le fasi della vendita.
Le operazioni che costituiscono il Ciclo Attivo di una azienda comprendono:
· Gestione della anagrafica del Cliente con l'indicazione dei dati fondamentali di un CLiente, come la denominazione sociale, la partita Iva, le modalità di pagamento etc...
· Gestione dei documenti che servono alla vendita del bene a partire dall'Ordine di vendita, per arrivare alla consegna del bene / servizio da parte dell'impresa e per arrivare fino alla fattura attiva e alle note di credito attive.
Tramite tutte queste operazioni le aziende possono tenere sotto controllo tutto il ciclo attivo e quindi determinare anche con anticipo le entrate che si verificheranno.

CICLO PASSIVO: Il Ciclo Passivo per gli Amministratori d'azienda è un insieme di azioni che l'azienda stessa intrattiene con i Fornitori e per i quali quindi l'azienda ha delle uscite finanziarie. Da questo il nome di Ciclo Passivo.
Le attività che caratterizzano il Ciclo Passivo Aziendale sono:
· Definizione dell'anagrafica dei Fornitori. Se si utilizzano sei sistemi per la gestione aziendale integrati, per definire un Fornitore bisogna scegliere un codice, una descrizione o ragione sociale, un indirizzo e sopratutto la partita iva. Inoltre, se disponibili devono essere registrate anche tutte le modalità di pagamento.

· Registrazione dei documenti che legano l'azienda al fornitore e cioè l'ordine di Acquisto (oda), la consegna delle merci (o prestato servizio), la fattura passiva, le note di credito passive.
Tutte queste attività insieme costituiscono il ciclo passivo di un'azienda. Analizzando tale ciclo, possiamo sempre sapere i nostri impegni verso i fornitori, i prestati servizi, e le spese che dovremmo sostenere in un determinato tempo t.
(FONTE: tuttosullafinanza.com)
BILANCIO D’ ESERCIZIO : Il bilancio d'esercizio è l'insieme dei documenti che un'impresa deve redigere periodicamente, allo scopo di rappresentare in modo veritiero, chiaro e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico della società.
Il bilancio d'esercizio è un documento di derivazione contabile, redatto (compilato) dagli amministratori alla fine di ogni periodo amministrativo, che determina il risultato economico d'esercizio (reddito) e rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa alla fine del medesimo. Dev'essere compilato secondo le norme previste:
Dal codice civile;
Dal testo unico delle imposte sui redditi (tuir);
Dai principi contabili.
Per giungere alla sua determinazione bisogna rispettare alcune fasi:
Redazione dell'inventario d'esercizio;
Registrazione delle scritture di assestamento;
Determinazione del saldo dei conti;
Redazione della situazione contabile;
Chiusura dei conti nel conto economico di fine anno e nello stato patrimoniale.
lo Stato patrimoniale
il Conto economico
la Nota integrativa
la Relazione sulla gestione
Altro documento giudicato di complemento è il rendiconto finanziario.
La redazione del bilancio ha due obiettivi: rispondere agli obblighi contabili e fiscali previsti dal codice civile e mettere a disposizione di operatori esterni ed interni all'impresa (fornitori, creditori, risparmiatori, analisti finanziari, Stato, soci, dipendenti) informazioni sull'andamento dell'impresa. Il bilancio può essere assoggettato o meno a revisione contabile.
La disciplina del bilancio è contenuta agli artt. 2423-2435 bis del codice civile.
Le norme in materia di bilancio (all'art. 2428 c.c.) prevedono che lo stesso sia corredato da una relazione degli amministratori sulla situazione della società e sull'andamento della gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui ha operato, anche attraverso imprese controllate, con particolare riguardo ai costi, ai ricavi e agli investimenti.
Anche se non è parte integrante del bilancio, la relazione sulla gestione assolve ad una funzione descrittiva ed esplicativa e completa le informazioni desunte dallo Stato Patrimoniale (SP), dal Conto Economico (CE) e dalla Nota Integrativa (NI).
Le sue funzioni sono di illustrare la situazione complessiva dell'azienda (scenario economico, competitivo e ambientale in cui opera e con il quale interagisce; compatibilità e coerenza dei programmi di gestione con il contesto esterno) e l'andamento della gestione, sia passata che in corso, nel suo insieme e nei vari settori in cui l'azienda ha operato; nonché di illustrare l'andamento della redditività, gli aspetti finanziari e la loro influenza sulla formazione del risultato economico dell'azienda, con riferimento alle situazioni patrimoniali e finanziarie già determinatesi ma anche in relazione alle previsioni relative all'evoluzione della gestione (analisi dei dati che riguardano i costi, i ricavi e gli investimenti).
Un compito degli amministratori è, infatti, di delineare nella relazione sulla gestione le prospettive di sviluppo della gestione sulla base dei valori di bilancio e attraverso piani e programmi di medio-lungo e breve periodo.

MARKETING

FALLIMENTO: Il fallimento è una procedura concorsuale disposta dall'autorità giudiziaria e diretta a liquidare il patrimonio dell'imprenditore insolvente al fine di distribuire il ricavato tra i creditori secondo il criterio della par condicio, fatte salve le cause legittime di prelazione.
Secondo il Regio Decreto 16 marzo 1942 n. 267, come modificato dal Decreto Legge 14 marzo 2005 n. 35, l'imprenditore che si trova in stato d'insolvenza è dichiarato fallito. Lo stato d'insolvenza si manifesta con inadempimenti o altri fatti che dimostrino l'incapacità del debitore a far fronte alle proprie obbligazioni, e talora si verifica in presenza di bilanci in attivo, con utili e fatturato in crescita.
È pertanto, quella del fallimento, una disciplina commerciale.
Sono soggetti al fallimento, ai sensi dell'art.1 della Legge fallimentare (L. fall.), nonché al concordato preventivo, gli imprenditori che esercitano un'attività commerciale, esclusi gli enti pubblici ed i piccoli imprenditori.Il medesimo articolo continua escludendo dall'applicazione del fallimento, gli esercenti un'attività commerciale in forma individuale o collettiva che:
hanno avuto,nei tre esercizi precedenti o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore a trecentomila euro;
hanno realizzato, in qualunque modo possa risultare, ricavi lordi calcolati sulla media degli ultimi tre anni o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, per un ammontare complessivo annuo non superiore a euro duecentomila.
hanno un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad euro cinquecentomila
Gli enti pubblici non sono soggetti al fallimento ma alla liquidazione coatta amministrativa; non lo sono anche le imprese determinate dalla legge.
I responsabili di enti pubblici non commettono illecito e non sono perseguibili nel caso di forte indebitamento o insolvenza degli enti di cui sono a capo.
Presupposto oggettivo del fallimento è lo stato d'insolvenza, ossia l'impossibilità dell'imprenditore ad essere puntuale nel soddisfacimento delle obbligazioni. Lo stato d'insolvenza si presenta talvolta con alcuni sintomi, come l'inadempienza, ma si può essere inadempienti senza essere insolventi (il caso dell'imprenditore che si rifiuta di pagare le merci ritenute difettose) e viceversa (quando l'inadempimento è evitato con mezzi anomali, es.il prestito ad usura). Altri sintomi sono la chiusura dei locali, la fuga dell'imprenditore. Se non esistesse tale procedura solo i creditori più accorti, o quelli che per prima scoprono l'esistenza di tale situazione ne trarrebbero vantaggio, verrebbe pertanto meno la par condicio creditorium.
Il tribunale fallimentare è l'organo principale investito dell'intera procedura fallimentare.

venerdì 13 marzo 2009

REGISTRI IVA


Tutte le imprese hanno l’obbligo di tenere due registri IVA:

il registro IVA degli acquisti;
il registro delle fatture emesse o dei corrispettivi.

La regola sopra esposta presenta alcune eccezioni. Così i contribuenti in contabilità supersemplificata annotano l’ammontare complessivo delle operazioni fatturate e degli acquisti su un apposito prospetto tenuto in alternativa ai normali registri IVA.
Non hanno l’obbligo di tenuta dei registri IVA neppure i contribuenti in regime di franchigia.


Nel registro degli acquisti vanno annotate:
le fatture relative ad acquisti interni ed intracomunitari;
le bolle doganali;
le autofatture

Nel registro delle fatture emesse vanno annotata:
v le fatture emesse relative a cessioni o prestazioni di servizi interne o intracomunitarie o ad esportazioni;
v le fatture per acquisti intracomunitari;
v le fatture per acquisti da soggetti non residenti;
v le autofatture per autoconsumo o per cessioni gratuite.

Il registro dei corrispettivi può sostituire il registro delle fatture emesse nel caso di dettaglianti e soggetti assimilati.
Le vendite al dettaglio e le prestazioni effettuate da tali categorie vanno annotate sul registro dei corrispettivi, separatamente dalle operazioni non imponibili o esenti in un unico importo giornaliero, comprensivo di IVA, suddiviso per aliquota.


Esistono, poi, tutta una serie di registri IVA non obbligatori. Essi sono:
v il registro riepilogativo nel caso in cui l’impresa tenga dei registri IVA sezionali;
v i registri sezionali per acquisti intra-Ue, qualora l’impresa non voglia effettuare la registrazione degli acquisti intracomunitari sia sul registro vendite che sul registro acquisti. Trattandosi di un registro sezionale esso rende obbligatoria la tenuta del registro riepilogativo;
v il registro delle dichiarazioni di intento nel quale vengono annotate le dichiarazioni di intento da parte degli esportati abituali e dei loro fornitori;
v il registro degli omaggi che può sostituire l’autofatturazione e la relativa annotazione sul registro delle fatture emesse in caso di cessione gratuita di beni;
v il registro delle merci in conto deposito, lavorazione, prova ecc.. nel quale vengono annotati i beni ricevuti o inviati in conto deposito, lavorazione, prova, ecc...

Tra gli altri registri IVA obbligatori abbiamo il registro dei trasferimenti intra-Ue diversi da cessioni o acquisti. Esso deve essere tenuto nel caso di trasferimenti di merci in altro Stato membro dell’Ue non traslativi di proprietà.

GLOSSARIO: QUALITA'

QUALITA’
Capacità di un insieme di caratteristiche intrinseche di un “prodotto”, “sistema” o “processo” di soddisfare le richieste dei “clienti” e di altre “parti interessate”.

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’
Sistema capace di stabilire una “Politica” e degli “Obbiettivi” di qualità, e di raggiungere tali obbiettivi. (iso 9000:2000)

GARANZIA DELLA QUALITA’
Parte della gestione per la Qualità Aziendale a trasmettere fiducia nel soddisfare i requisiti di qualità.

VERTICE AZIENDALE E VERTICE DELL’ORGANIZZAZIONE
Persone o gruppo dipersone che “guidano” e “controllano” l’organizzazione.
L’impegno del vertice deve essere dimostrabile e visibile.

POLITICA E OBBIETTIVI PER LA QUALITA’
ØLa politica presuppone l’impegno a rispondere ai requisiti della ISO 9001:2000 e al miglioramento continuato.
ØGli Obbiettivi per la Qualità dovranno essere misurabili e conformi alla Politica per la Qualita’.
ØDevono essere espressi in modo formale e trasmessi/compresi dagli opportuni livelli dell’organizzazione.

PIANIFICAZIONE DELLA QUALITA’
Parte della gestione della Qualità orientata all’impostazione degli obbiettivi di Qualità e alla definizione dei processi operativi e delle relative risorse, necessari per raggiungere tali obbiettivi.

S.M.A.R.T.
S = specifici al servizio
M = misurabili
A = raggiungibili
R = coerenti con la missione
T = dipendenti dal tempo


Luigina Daddario
GLOSSARIO: ECONOMIA AZIENDALE


IVA (Imposta sul Valore Aggiunto): E’un’imposta indiretta che grava sui consumi.Si applica sulle cessioni di beni e sulle prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio d’imprese, arti e professioni nonché sulle importazioni da chiunque effettuate.E’ disciplinata dal DPR 633/72.

IMPOSTA: Prelevamento coattivo (= obbligatorio) che lo Stato e altri enti pubblici effettuano sulla ricchezza del cittadino allo scopo di coprire le spese pubbliche.

TASSA: Somme che lo Stato e altri enti pubblici territoriali (Regioni, Province, Comuni) richiedono ai cittadini a fronte di un servizio specifico di cui essi usufruiscono. L’importo della tassa copre parzialmente il prezzo del servizio, rimanendo in capo all’ente pubblico la parte residua. Ad esempio, le tasse scolastiche sono pagate da chi frequenta la scuola pubblica.

RIVALSA: Dicesi “rivalsa” l’addebito di Iva al cliente. E’ applicata in maniera proporzionale al corrispettivo ed è versata all’erario al netto dell’imposta pagata sugli acquisti. Si ha diritto al rimborso per l’eventuale eccedenza. Art.18 del DPR 633/72.

CIRCOLARI: Disposizione che deve essere seguita dal “personale” appartenente all’ente che l’ha emanato. Rappresenta l’interpretazione dell’Ente in riferimento ad una legge.

DETRAZIONE: Riduzione della base imponibile.L’operazione di versamento di IVA allo Stato è detta: detrazione d’imposta da imposta. Il contribuente verserà in pratica allo Stato la differenza tra l’IVA a debito sulle vendite e l’IVA a credito sugli acquisti.

RIMBORSO: Se l’IVA sugli acquisti supera l’IVA sulle vendite, il contribuente ha un credito d’imposta del quale può chiedere il rimborso.

COMPENSAZIONE: Nel caso in cui si è a “CREDITO” d’imposta nei confronti dello Stato (debito/credito), lo utilizziamo per pagare altre imposte.

CONSUMATORI FINALI: Soggetti che non hanno diritto alla detrazione IVA(soggetti incisi o Contribuenti di fatto).

CONTRIBUENTI DI DIRITTO: Si definiscono contribuenti di diritto coloro che devono adempiere agli obblighi previsti dalla comunicazione Iva.Tali obblighi sono: FATTURAZIONE, REGISTRAZIONE, LIQUIDAZIONE.

IMPONIBILE: E’ il valore della merce sul quale viene calcolata l’Iva. Il totale senza l’Iva.
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CESSIONE DI BENI: Atto a titolo oneroso che comporta il trasferimento della proprietà, o la costituzione o il trasferimento di diritti reali di godimento su beni di ogni genere. Art. 2 comma 1 del DPR 633/72.

USUFRUTTO: E’ il diritto che attribuisce al titolare il diritto TEMPORANEO di godere delle cose di cui altri hanno la proprietà con il solo limite di rispettare la destinazione economica. L’usufruttuario gode del bene immediatamente e direttamente con efficacia verso tutti, mentre l’affittuario solo verso il locatore.

CESSIONI DI BENI ASSIMILATE: Sono le cessioni per le quali non sempre si verifica il trasferimento immediato e a titolo oneroso di beni. es. vendita con riserva di proprietà.

LOCAZIONE CON CLAUSOLA DI TRASFERIMENTO (di proprietà): E’ equiparata alle cessioni di beni, purché nella locazione la clausola sia vincolante per entrambi i contraenti. Il corrispettivo viene assoggettato ad IVA per l’intero valore del bene al momento del contratto. I canoni sono esclusi da IVA. Il bene locato al termine del contratto diviene di proprietà.

AUTOCONSUMO: E’ la destinazione di beni/servizi ad uso privato, personale, familiare anche in dipendenza di cessione di attività. E’ fuori campo IVA se ha per oggetto beni per i quali non è stata detratta l’IVA sull’acquisto per disposizione di legge. Es.Art. 19 bis.

CESSIONI GRATUITE: Si riferiscono a beni non rientranti nell’attività, se il valore unitario del bene è inferiore a 25,82 € l’Iva sulla spesa è interamente detraibile, in fattura non va indicata l’IVA sull’acquisto. Non è obbligatorio predisporre la fattura di vendita.

CODICE ISO: E’ il codice con cui si identifica la nazione. Si deve indicare quando si tratta di clienti appartenenti all’Unione Europea.

LEASING: Il leasing, o locazione finanziaria è una figura contrattuale atipica (= non disciplinato dal Codice Civile), in quanto presenta caratteri che sono propri di diversi contratti – quali il mutuo, la locazione, la vendita con riserva di proprietà – senza identificarsi con nessuno di essi. Ovvero locazione di beni mobili o immobili acquistati o fatti costruire dal locatore, su scelta e indicazione del conduttore, che ne assume tutti i rischi, e con facoltà di quest’ultimo di divenire proprietario dei beni locati al termine della locazione dietro versamento di un prezzo prestabilito.

LEASE BACK: E’ una complessa operazione mediante la quale il proprietario di un certo bene lo vende a una società di leasing, ma contemporaneamente ne mantiene la disponibilità grazie alla contestuale stipulazione di una locazione finanziaria.

INTERESSE: E’ il compenso che spetta a chi presta del denaro.

Luigina Daddario
GLOSSARIO: QUALITA’

QUALITA’ : Secondo la normativa ISO 9000 “ Sistemi di gestione per la qualità – Fondamenti e Terminologia” è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti.

CERTIFICAZIONE : E’ un documento che attesta la validità di un prodotto/servizio in base alla norma definita.

OUTSOURCING : Assegnare attività o processi aziendali all’esterno.

SGQ : Sistema di Gestione Qualità.

ISO: Acronimo di “International Organization for Standardization”ossia Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione. Le norme ISO sono le normative a livello mondiale.

EN: Normative a livello europeo.

UNI : Normative a livello italiano.

CUSTOMER SATISFACTION : Soddisfazione del cliente.

EFFICACIA : Valutazione del livello di raggiungimento degli obbiettivi.

EFFICIENZA : Risorse con le quali si sono raggiunti gli obbiettivi prefissati..

P.D.C.A. : Plan (Pianificare), Do (Istruire/Realizzare), Check (Monitorare), Act (Agire per risolvere eventuali problemi). Ciclo con cui vengono gestite le attività in azienda.

LEADERSHIP : Capacità del leader, ovvero la capacità di gestire l’organizzazione dell’azienda.


Luigina Daddario
GLOSSARIO ECONOMIA AZIENDALE


LEGGE SULLA PRIVACY: D.L. N° 196 del 30 giugno 2003
Codice in materia di protezione dei dati personali.

AZIENDA: si intende per azienda l’insieme di strumenti (capannoni, impianti, attrezzature),
persone (titolare, impiegati, consulenti, operai, etc.) e capitali (soldi). Insieme servono ad avviare e fare “l’impresa”.

IMPRESA: Si intende per impresa l’azione svolta dall’imprenditore per far funzionare l’azienda affinche’ se ne ricavi un profitto.


IMPRENDITORE: L’imprenditore è colui che decide come utilizzare gli strumenti, le persone e il capitale per generare profitto.

SISTEMA INFORMATIVO: Insieme ordinato di elementi diversi che raccolgono, elaborano, scambiano e archiviano dati relativi a fenomeni economici e attività gestionali dell’azienda.

PROCESSO: Insieme di attività finalizzate al raggiungimento di un obbiettivo in termine di un certo OUTPUT (materiale informativo, monetario) sulla base di determinati IMPUT (dati, risorse).


Luigina Daddario
SIGLE E ACRONIMI


CEO : Chief Executive Organizer. Amministratore delegato.

PA : Personal Assistent. Segretaria personale.

A.S.A.P. : As soon as possible.

FYI : For your information.

O.O.O. : Out of the office.


PHRASAL VERBS

To put through : Mettere in comunicazione. Passare la linea.

To pass that on : Far sapere, riferire il messaggio.

To be tied up : Essere occupato.

To come up : Succedere, capitare.

To put off/ Postpone : Posticipare.

To look up : Andare a vedere.

To call back : Richiamare.

To get back : Ricontattare. “He’ll get back to you a.s.a.p.”

To get through : Contattare.

To pick up the phone : Tirar su la cornetta, per rispondere al telefono.

To pick up a message : Prendere un messaggio (al telefono)

To be on the phone : Essere al telefono. I’m speaking.

To break up : Si sta perdendo la linea. Si rompe la voce. “You’re breaking up”

To take down : Prendere nota, prendere un appunto.

To hang on : Attendere in linea.

To cut off : Interrompere la linea. E’ caduta la linea

To hang up : Alzare la cornetta.


Luigina Daddario

venerdì 6 marzo 2009

venerdì 27 febbraio 2009

analisi riviste economiche


glossario

GLOSSARIO

Roberta Sottil & Catia Pullia

TECNICA COMMERCIALE

SOCIETA’ DI CAPITALI: Le società di capitali sono definite tali in quanto l'elemento del capitale ha una prevalenza concettuale e normativa rispetto all'elemento soggettivo rappresentato dai soci. La partecipazione dei soci al capitale sociale può essere rappresentata da azioni o da quote a seconda della specifica tipologia societaria.
Le società di capitali si dividono in:
SOCIETÀ PER AZIONI (SpA): Nelle società per azioni (S.p.A.) il capitale sociale è rappresentato da azioni (il capitale sociale minimo è di 120 000 euro). Le società per azioni possono emettere varie categorie di azioni (ordinarie, privilegiate, di godimento, senza voto, con voto limitato, di risparmio).
SOCIETÀ IN ACCOMANDITA PER AZIONI (Sapa): Le società in accomandita per azioni (sapa) rappresentano una derivazione delle società per azioni; sono caratterizzate dalla presenza di due categorie di soci: i soci accomandatari, che rispondono solidalmente e illimitatamente dei debiti sociali, ed hanno la qualifica di amministratori della società, e i soci accomandanti, che rispondono limitatamente alle quote sottoscritte e non possono svolgere le funzioni tipiche degli amministratori.
SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA (Srl): Le società a responsabilità limitata (srl) costituiscono un modello societario a ristretta compagine sociale; in esse le quote sociali non possono essere rappresentate da azioni ed è vietata la raccolta del risparmio presso il pubblico.
(fonte: wikipedia)

PARTITA IVA: La Partita IVA è una sequenza di 11 numeri che identifica univocamente un soggetto che esercita un’attività rilevante ai fini impositivi.
Ogni soggetto fiscale della UE è riconoscibile dal suo numero di Partita Iva, composto dalla sigla della Nazione di appartenenza (IT per Italia, DE per Germania, ES per Spagna etc, etc.) e da una sequenza alfanumerica o numerica, variabile da nazione a nazione.
In Italia Il numero di partita IVA è rilasciato dall’Ufficio dell'Agenzia delle Entrate a cui viene richiesto, indipendentemente dal domicilio fiscale, al momento della apertura della posizione IVA (DPR 404/01). Può essere aperta in modo telematico anche da un intermediario abilitato al servizio Entratel o dalla Camera di commercio, industria, agricoltura e artigianato.
Il codice della partita IVA è formato da 11 caratteri numerici di cui i primi 7 individuano il contribuente attraverso un numero progressivo, i successivi 3 individuano la provincia dove ha sede l’Ufficio dell'Agenzia delle Entrate che lo attribuisce, l’ultimo è un carattere di controllo.
Il numero di partita IVA assegnato al contribuente, a partire dal 1 dicembre 2001, ha validità su tutto il territorio nazionale e rimane invariato per tutto il periodo in cui si svolge l'attività.
Tutti i soggetti che intraprendono un’attività che ha rilevanza ai fini IVA (impresa, arte, professione), compresi i soggetti non residenti che istituiscono una stabile organizzazione in Italia o che intendono identificarsi direttamente, devono presentare la dichiarazione di inizio attività presentando un apposito modello, disponibile in formato elettronico e prelevabile gratuitamente nel sito Internet dell'Agenzia delle Entrate.
CODICE FISCALE: Il codice fiscale in Italia è un codice alfanumerico di 16 caratteri, ispirato dall'uso biblioteconomico, che serve a identificare in modo quasi univoco (si veda Omocodia) a fini fiscali le persone fisiche residenti sul territorio italiano.
Il Codice Fiscale è stato introdotto con il Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605 per rendere più efficiente l'Amministrazione Finanziaria. Esso viene attribuito e rilasciato a ciascun cittadino italiano dall'Agenzia delle Entrate e può essere attribuito anche ai cittadini stranieri.
REGISTRO DELLE IMPRESE: Tutte le imprese italiane (oltre 6 milioni) sono tenute all’iscrizione al Registro delle Imprese, che costituisce la fonte primaria di certificazione dei loro dati costitutivi, così come le anagrafi comunali lo sono per i dati dei cittadini: chi svolge in Italia un’attività economica sotto forma di impresa deve iscriversi al Registro delle Imprese tenuto dalle Camere di Commercio italiane (una per ogni provincia), interconnesse tramite la loro società di informatica, InfoCamere S. c. p. A. .
Il Registro Imprese è diviso in una sezione ordinaria e tre sezioni speciali.
VISURA CAMERALE: La visura camerale è il documento che fornisce informazioni su qualunque impresa italiana, individuale o collettiva, iscritta al Registro delle imprese tenuto dalle Camere di Commercio Italiane (una per ogni provincia).
La visura camerale Ordinaria riporta le informazioni legali dell'impresa e le principali informazioni economiche e amministrative
(fonte: wikipedia)

PROFESSIONISTA: Professionista, in Italia, è colui che esercita la propria professione a fronte di un titolo di studio (maturità e/o laurea) per la quale lo Stato riconosce giuridicamente una Istituzione di rappresentanza (Collegi, Ordini e associazioni professionali). Pertanto l'attività del professionista è vincolata alle norme dell'ordinamento Costituzionale ed Istituzionale dello Stato.

Per alcune professioni la legge dispone l'esistenza di un Ordine di un Albo professionale o di un Collegio al quale chi vuole svolgere quella professione è tenuto a iscriversi (esempi: Ordine degli ingegneri, Ordine degli architetti, Ordine degli avvocati, Ordine dei medici, Ordine dei farmacisti, Ordine dei giornalisti, Ordine dei Tecnologi Alimentari, Ordine Nazionale Psicologi, Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Indistriali Laureati, Collegio dei Geometri, Collegio dei ragionieri.) L'iscrizione richiede il superamento di un esame o di un concorso; di solito si deve aver svolto un congruo periodo di praticantato. Gli Ordini si dotano anche di regolamenti con i quali disciplinano l'esercizio delle relative professioni. Per altre professioni, cosiddette non regolamentate, che coprono attività non tutelate da riserva di un Ordine, la legge[1] riconosce un ruolo di rappresentanza alle libere associazioni professionali, anche in ossequio alla direttiva europea[2] sulla libera circolazione dei professionisti europei.
Leggi:
Decreto Legislalivo 206/2007
Direttiva Bolkenstein (2005/36/CE)
(fonte: wikipedia)




Luigina DADDARIO

GLOSSARIO: MARKETING


MARKETING: Letteralmente significa “METTERE SUL MERCATO”.
Insieme di attività complesse che partono con l’ideazione del prodotto e non finiscono con la vendita.
Per marketing si intende l’insieme di attività mediante le quali un’organizzazione mira a soddisfare le esigenze di persone o di altre organizzazioni rendendo loro disponibili prodotti o servizi, sostenendo idee o affermando valori nella società.

P.I.L.: Prodotto interno lordo. Tutto ciò che viene prodotto in un paese in un anno.

SOSTENIBILITA’: Forma di sviluppo legata all’ecologia. Considera l’impatto che ha l’economia sull’ambiente.

VOLUMI DI VENDITA: Quantità di beni vendute.

MARKETING MIX: Insieme di variabili controllabili, ossia Prodotto, Prezzo, Promozione, Distribuzione, con le quali si intende raggiungere il target.

COMPRAVENDITA: Contratto con il quale una parte (detta venditore) trasferisce ad un’altra (detta compratore) la proprietà di una cosa od un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo

ricerca figure professionali


Ciao a tutti!!!
Abbiamo trovato su internet un sito che riunisce tutti i siti per la ricerca di lavoro, probabilmente voi già lo conoscete, comunque il sito in questione è: http://www.jobrapido.it/
Qui sul blog abbiamo riportato diversi annunci che riguardano la figura professionale in uscita da questo corso:

Azienda operante nel settore energia
Titolo della posizione ricercata CONTABILE FORNITORI
Descrizione posizione ricercataLa persona verà inserita nell´ufficio contabile, composto da 5 persone attualmente. Si occuperà di contabilità fornitori. Conoscenze richiesteIl profilo ideale ha svolto attività di contabilità fornitori presso aziende di medie dimensioni. E´ una persona precisa, veloce, capace di relazionarsi. Inserimento previsto per il mese di Febbraio. Luogo di lavoro Torino P.ta Susa Tipo di contratto Assunzione a tempo determinato Data di pubblicazione 12-02-2009
Primaria società finanziaria operante nel mercato del credito al consumo.
Titolo della posizione ricercata ADDETTO UFFICIO ORGANIZZAZIONE
Descrizione posizione ricercata
Siamo alla ricerca di un addetto ufficio Organizzazione in ambito finanziario preferibilmente con competenze specifiche nel mercato del credito al consumo.Sono particolarmente gradite le esperienze nell´ambito della consulenza Organizzativa in ambito Finance, la partecipazione a Progetti con ruoli di coordinamento di risorse appartenenti a diversi ambiti e la realizzazione di interviste al fine di mappare e descrivere processi non noti.L´inquadramento proposto è in qualità di impiegato nell´ambito del C.C.N.L. mentre la retribuzione sarà commisurata alle specifiche competenze.
Conoscenze richieste
Caratteristiche e conoscenze richieste:- Conoscenza delle Metodologie di Analisi dei Processi Organizzativi- Project Management- Problem Solving- Proattività- Flessibilità- Autonomia Luogo di lavoro Torino Tipo di contratto Assunzione a tempo indeterminato Data di pubblicazione 12-02-2009
impiegato commerciale junior san mauro torinese (TO)
Randstad ricerca impiegati commerciali per azienda trasporti in san mauro to. Requisiti: diploma scuola media superiore, conoscenza ottima 1 lingua straniera, massima flessibilità di orario. Buona dialettica, dinamicità. DISPONIBILI DA SUBITO. AUTOMUNITI Informazioni Aggiuntive Tipo di Contratto Tempo Determinato, Somministrazione (ex Interinale) Orario di lavoro Full Time Disponibilità a Fare Straordinari
CONTABILE
A proposito del nostro cliente: Nostro cliente operante nel settore dei servizi alle aziende ricerca un: CONTABILE
Descrizione: La risorsa inserita nell'ufficio contabile si andrà ad occupare della gestione del ciclo passivo/attivo, contabilizzazione e verifica delle fatture, gestione scadenziari passivi, adempimenti iva (liquidazioni periodiche, comunicazioni e dichiarazioni iva). Intrastat annuale e redazione di report periodici di controllo di gestione. Profilo ricercato: Il candidato ideale, diplomato in ragioneria o laureato in economia, ha già avuto un'esperienza di 1/2 presso aziende strutturate con la medesima mansione. Si richiede precisione e puntualità.
CONTROLLER A proposito del nostro cliente: Azienda operante nel settore servizi, leader a livello nazionale nel mercato di riferimento, a seguito di una ristrutturazione dell'ufficio controllo, ci ha incaricato di ricercare un/una Descrizione: La persona verrà inserita nell'ufficio controllo di gestione, composto da 3 persone. Riporterà al direttore amministrativo e finanziario. Supporterà il settore finanza, contabilità e commerciale per gli aspetti legati al budget, vendite, prezzo prodotti e costo personale. Profilo ricercato: Il profilo ideale ha maturato almeno 2/3 anni nel controllo. E' preferibile la provenienza da settori non industriali. E' una persona curiosa, ambiziosa, di grande potenziale, che desidera investire sul proprio futuro professionale.
ADDETTO RILEVAZIONE PRESENZE PART-TIME
A proposito del nostro cliente: Il nostro cliente è un'importante azienda multinazionale che opera nel settore della grande distribuzione e ci ha incaricato di ricercare una figura addetta alla RILEVAZIONI PRESENZE Descrizione: La risorsa avrà i seguenti compiti: - Gestione assenze-presenze del personale - Gestione pratiche per ufficio di Collocamento- Gestione Assegni per il nucleo famigliare- Gestione infortuni sul lavoro e malattie professionaliIl contratto avrà una durata di 6 mesi Part Time. Profilo ricercato: Il candidato ha maturato una breve esperienza nella rilevazione presenze presso azienda o studi professionali. Si richiede dinamicità e precisione.
ADDETTO UFFICIO ORGANIZZAZIONE A proposito del nostro cliente: Primaria società finanziaria operante nel mercato del credito al consumo. Descrizione: Siamo alla ricerca di un addetto ufficio Organizzazione in ambito finanziario preferibilmente con competenze specifiche nel mercato del credito al consumo.Sono particolarmente gradite le esperienze nell'ambito della consulenza Organizzativa in ambito Finance, la partecipazione a Progetti con ruoli di coordinamento di risorse appartenenti a diversi ambiti e la realizzazione di interviste al fine di mappare e descrivere processi non noti.L'inquadramento proposto è in qualità di impiegato nell'ambito del C.C.N.L. mentre la retribuzione sarà commisurata alle specifiche competenze.
Profilo ricercato: Caratteristiche e conoscenze richieste:- Conoscenza delle Metodologie di Analisi dei Processi Organizzativi- Project Management- Problem Solving- Proattività- Flessibilità- Autonomia Start People
DESCRIZIONE JOB Per prestigiosa multinazionale, ricerchiamo un'impiegata da inserire nell'ufficio logistica. Requisiti: esperienza in ufficio logistico, bolle fatture ricezione merce Offriamo. iniziale contratto a tempo determinato con prospettive assuntive Requisiti per questo annuncio bollettazione, fatturazione Luogo di lavoro: Robassomero Torino Posizioni disponibili: 1 · Data inserimento:14-01-2009 · Funzione professionale:Logistica/Acquisti Obiettivo Lavoro SpA Il nostro cliente è un’impresa italiana operante nel settore Metalmeccanico con clienti in tutto il mondo; per il potenziamento della propria struttura commerciale ci ha incaricati di ricercare un/una IMPIEGATO/A COMMERCIALE ESTERO La risorsa riporta alla Direzione Commerciale e gestisce il portafoglio clienti nell’area geografica assegnata. Nello specifico si occupa di mantenere i rapporti con i clienti attivi formulando offerte, seguendo l’ordine, effettuando ricerche di mercato nel settore di riferimento. Desideriamo entrare in contatto con candidati diplomati, che abbiamo maturato unesperienza anche minima in analoga mansione, che conoscano sia a livello scritto che parlato le seguenti lingue straniere: inglese, francese, tedesco/spagnolo. Per ricoprire al meglio la posizione sono inoltre essenziali doti comunicative e relazionali, orientamento al raggiungimento dell’obiettivo, flessibilità e capacità organizzative. Si richiede la disponibilità a trasferte non frequenti in tutto il mondo. Sede di lavoro: vicinanze di Alba (CN) Offerta: Inserimento diretto, livello e retribuzione da definire in base alle caratteristiche della risorsa.
Per importante azienda operante nel settore metalmeccanico ricerca IMPIEGATO/A PRATICHE DOGANALI Sono richiesti: - Diploma in ragioneria o perito in corrispondente lingue estere - Buona conoscenza dell’inglese e del francese Esperienza in ufficio acquisti/logistica Ottima conoscenza di pratiche doganali per paesi extra Cee in particolare Cina e India. Competenze in redazione documentazione e organizzazione spedizioni. La sede di lavoro è Torino sud seconda cintura L’offerta di lavoro è rivolta a persone di entrambi i sessi. Se interessati inviare il proprio curriculum vitae a: personale@gedisrl.it indicando esplicitamente: (rif.RS 108/09 – impiegato/a pratiche doganali) con specifica autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003.Aut. Min. 20707 RS – 28/12/06 GEDI SRL, Corso Tassoni 4, 10143 TORINO Fax : 011/77.16.153 - Tel. 011/75.20.26. www.gedisrl.it - 25/02/2009 - 3664 -
Tirocinio come impiegato/a amministrativo/aAzienda: Azienda operante nel campo impiantistica edilizia ricerca 1 tirocinante per un periodo di formazione all'interno del proprio ufficio amministrativo finalizzato ad una possibile assunzione al termine Obiettivo del tirocinio Preparare il candidato alle attività di: Gestione centralino e smistamento chiamateÞ Gestione degli ordiniÞ (acquisti, commesse e magazzino, carico e scarico bolle) Gestione attivitàÞ di segreteria generale Orari di svolgimento del tirocinio dal lunedì al venerdì 8-12 / 14-18 Durata: 3 mesi Facilitazioni previste: È previsto un rimborso spese da concordare in sede di colloquio Requisiti richiesti: - Titolo di studio: Diploma scuola media superiore - Età: preferibilmente neo diplomata/o - Conoscenze informatiche: Conoscenza pacchetto Office - Conoscenze linguistiche: Conoscenza Lingua Inglese Se interessati contattare: Ufficio Tirocini del Centro per l'Impiego di Torino Via Bologna 153 - primo piano - stanza 13 tel. 011/8614868 Se sei interessato all'annuncio, puoi entrare in contatto con il Centro per l'impiego che ha pubblicato l'inserzione: CENTRO PER L'IMPIEGO DI TORINO Via Bologna, 153 / Via Castelgomberto 75 TORINO (TO) Telefono: 0118614823-4827-4828 oppure 0118614101 Fax: 0118614825 oppure 0118614113 Sito web: www.provincia.torino.it/sportello-lavoro/
IMPIEGATA COMMERCIALE Torino (Giuliocesare) C.So G. Cesare, 197/B - 10155 Torino (TO)Tel: 01 124 118 11 - Fax: 01 124 670 25 Settore Merceologico Produzioni Industriali Categoria Professionale Amministrazione Introduzione IMPIEGATA COMMERCIALE Requisiti Richiesti Esperienza nella mansione, conoscenza lingua inglese più altra lingua, Conoscenza sistemi informatici, possibilmente proveniente settore ricambi auto Mansione La risorsa si occuperà della gestione clienti/fornitori italia/estero presso azienda cliente Offriamo Contratto a tempo determinato Sede di Lavoro San Mauro Torinese Tipo di Contratto Tempo Determinato Orario di Lavoro Full Time
IMPIEGATI COMMERCIALI Annuncio pubblicato da: HUMANGEST SPA
Titolo IMPIEGATI COMMERCIALI Categoria: Logistica - Trasporti Data pubblicazione: 24/02/2009 Luogo: SAN MAURO TORINESE Salario base: non specificato Tipo di lavoro: full-time Contratto: da definire Studi richiesti: diploma di maturita Esperienza minima: nessuna Riferimento: 10784 Posizione: IMPIEGATI COMMERCIALI Descrizione del lavoro Per azienda leader nelle spedizioni internazionali ricerchiamo urgentemente impiegati/e commerciali.Il candidato ideale in possesso di diploma o laurea anche alla prima esperienza verrà inserito nell’ufficio commerciale/ customer service dell’azienda e si occuperà della fidelizzazione e acquisizione clienti.Si richiede la conoscenza ottima di almeno due lingue straniere tra inglese, francese,spagnolo e tedesco, dinamismo,flessibilità, volontà e forte orientamento al risultato.Si offre possibile inserimento in azienda dopo un periodo tramite agenzia.Zona di lavoro: San Mauro T.sePreferenze non specificato Responsabilità non specificato Requisiti non specificato Sono disponibili 1 posti per questa offerta.
Dati dell'azienda: HUMANGEST SPA Azienda via caduti per la libertà 1110034 settimo torinese - Torino Telefono: 0119116035 Fax: 0119131200 IMPIEGATO Nome azienda: Gi Group S.p.A Data di pubblicazione: 23/02 Categorie: Acquisti, Logistica, Trasporti Città: VICINANZE CHIVASSO Provincia / Paese: [Piemonte] Torino - Italia Studi minimi: Diploma di Maturità Esperienza minima: 2 anni Tipo di contratto: A tempo determinato Descrizione dell'Azienda Gi Group S.p.A - Sede centrale: Milano - Numero di lavoratori: 800 - www.gigroup.it
Gi Group è il primo gruppo italiano nei servizi dedicati allo sviluppo del mercato dellavoro, attivo nei campi della somministrazione a tempo determinato, nella ricerca eselezione di personale permanent, nella formazione, nell’outplacement, nell’executivesearch, nell’outsourcing e nei servizi di consulenza alle direzioni HR.Non solo: dall’inizio del 2008, grazie alla fusione delle due agenzie del gruppo, GénéraleIndustrielle e WorkNet, Gi Group è anche la più grande agenzia per il lavoro italianapresente in tutta Italia con più di 250 filiali.Nel 2007 ha lavorato con 12.000 aziende e avviato al lavoro più di 132.000 persone, facendo registrare un fatturato complessivo di 670 milioni di euro (+30% rispetto al 2006).Per ulteriori informazioni visita pure il nostro sito: http://www.gigroup.it/ Descrizione dell'Offerta GI Group S.p.A., agenzia per il lavoro (Aut.Min.26/11/04 Prot. N° 1101-SG) cerca per azienda cliente nelle vicinanze di Chivasso operante nel settore legno ricerca un impiegato ufficio logistica. Con OTTIMA CONOSCENZA LINGUA INGLESE. Durata del contratto: un mese con proroghe. I candidati ambosessi (L.125/91), sono invitati a leggere sul sito www.gigroup.it l'informativa privacy (D.Lgs.196/2003) e a inviare il proprio CV a: GI Group S.p.A. – Filiale di Chivasso C.so Galileo Ferraris 20-10034 Chivasso Requisiti minimi: OTTIMA CONOSCENZA LINGUA INGLESE Requisiti desiderati: Numero di posti vacanti: 1 Informazione addizionale Imprescindibile residente in: Non introdotto Cittadinanza: Italia Permesso di lavoro: Unione Europea Giornata lavorativa: Completa Buona ricerca del vostro futuro lavoro!!! Ciao a tutti da Roberta e Sara

SINTESI LEZIONI



Economia aziendale Prof.ssa Rossetto

Normativa IVA
Definizione di rivalsa
Imposta / imponibile
Tassa e aliquota
Operazione ai fini IVA
Cessione di beni
Cessioni di beni assimilati
Locazione con clausura di trasferimento
Autoconsumo
Requisiti fattura
Definizioni di leasing/lease back
Calcolo dell'interesse smplice e composto.
Cessioni gratuite
Esempi di fatture con clausole FMC (franco magazzino compratore) e FMV (franco magazzino venditore)
tutto questo lo trovate nel dossier ADI.SP categoria "Sintesi e lezioni". Il lavoro è stato fatto da Daniela e Romina dal 2/02/09 al 27/02/09.

Marketing Prof. Pozzato

Compravendita:
fasi e documentazione (DDT, fattura, ordine, conferma d'ordine)
Clausole di consegna, di pagamento, di imballaggio
contratto d compravendita
Concetto di marketing:
piramide di Maslow
definizione di marketing
marketing mix (5 P del marketing)
evoluzione orientamento prodotto fino al marketing Proattivo
tutto questo lo trovate nel dossier ADI.SP categoria "Sintesi e lezioni". Il lavoro è stato fatto da Daniela e Romina dal 2/02/09 al 27/02/09.

Economia aziendale Prof.ssa Degliuomini

Sistema infromativo e informatico
struttura aziendale:
finanza
amministrazione
vendite
acquisti
logistica
marketing

tutto questo lo trovate nel dossier ADI.SP categoria "Sintesi e lezioni". Il lavoro è stato fatto da Daniela e Romina dal 2/02/09 al 27/02/09.

Sistema Qualità Prof.ssa Cesano

Cenni storici sulla nascita della ISO 9000
Definizione di UNI EN ISO 9001
4 norme principali di qualità
principio gerarchio delle fonti
processi e procedure
modalità di gestione
miglioramento continuo e continuato
efficacia ed efficenza
8 principi gestione della qualità


tutto questo lo trovate nel dossier ADI.SP categoria "Sintesi e lezioni". Il lavoro è stato fatto da Daniela e Romina dal 2/02/09 al 27/02/09.




Inglese Prof.ssa Grimaldi

conversazioni telefoniche in inglese
verbi con preposizioni.
invio di fax , email, emoticons, conferma prenotazione alberghiera
programmare viaggi di lavoro
Frasi usate in aeroporto
espressioni formali/informali per chiarimenti
Present and Past trends:
preposizioni e verbi per indicare statistiche e dati

tutto questo lo trovate nel dossier ADI.SP categoria "Sintesi e lezioni". Il lavoro è stato fatto da Daniela e Romina dal 2/02/09 al 27/02/09.

Informatica Prof.ssa Rivautella

Word

Lettera con tabella, inserimento wordart e casella di testo, copia e incolla, taglia e incolla, calcoli in tabella in word , formattazione testo, controllo ortografico.

tutto questo lo trovate nel dossier ADI.SP categoria "Sintesi e lezioni". Il lavoro è stato fatto da Daniela e Romina dal 2/02/09 al 27/02/09.


Insegnante Panero 3/03/09 PARI OPPORTUNITA'



durante la prima ora siamo andati avanti con la fotocopia:
Anni '30-'40
sono gli anni in cui avvengono i timdi tantativi di rivalutare la fig. femminilenelle sue specificita'.
Nel 1934 vengono emanate la legge 23 APRILE 1934 n. 653 sulla tutela del lavoro delle donne e dei fanciulli, e la legge 5 LUGLIO 1934 n. 1347 sulla tutela della maternita' delle lavoratrici.
Anni '40-'50
sono gli anni in cui avvengono cambiamenti radicali nella societa' italiana.
Nel 1946 si assiste al primo suffraggio universale(le donne votano per la prima voltanel referendum tra monarchia e costituzione).
Nel 1948 nasce la Costituzione Italiana--> tra le svolte piu' interessanti, il divieto di qualsiasi discriminazion, la parita' dei coniugi, la parita' di retribuzione tra uomini e donne.
Anni '50-'60
Nel 1957 c'e' il Trattato di Roma con il quale si ribadisce la parita' di trattamento retributivo tra uomini e donne e parita' di lavoro.
Nel 1963 la Legge n. 67 sancisce che le donne possono intraprendere qualsiasi tipo di lavoro.
TUTELA DELLE DONNE LAVORATRICI ANNI '70
1970 nasce lo Statuto dei Lavoratori
Legge 1204 del 30.12.1971--> tutela delle lavoratrici madri
PARITA' TRA DONNE E UOMINI SUL LAVORO
Legge 903 del 09.12.1977--> parita' di trattamento in materia di lavoro.
Anni '80 CEE
Anni '90 legge n° 125 istituzione dell consigliera per le pari opportunità e legge n° 215 istituisce degli incentivi per l'imprenditoria femminile

CRISTINA E MARIO








Insegnante Rossetto 5/03/09

PARCELLE: documenti emessi dai professionisti ovvero coloro che hanno la P.IVA. I professioniti sono per esempio i dentisti, avvocati, dottori, geometri, notai, ecc. Sono soggetti che prestano la loro opera in termini di conoscenza.

2 TIPI DI PROFESSIONISTI: 1) Professionisti con ALBO e CASSA( coloro che sono iscritti ad un ordine professionale; ALBO= elenco di tutti i soggetti che hanno sostenuto un esame per svolgere quella professione)

2) Professionisti SCASSATI( sono i professioniti che non hanno ALBO e CASSA per esempio i consulenti di marketing. Questi soggetti non hanno sostenuto un esame riconosciuto dallo stato per svolgere una professione).

  • TRA DUE PROFESSIONISTI CON ALBO E CASSA (Commercialista e Commercialista; Avvocato e Avvocato; ecc)NON SI APPLICA LA CASSA DI PREVIDENZA PERCHE' HANNO LA STESSA CASSA.






  • UN PROFESSIONISTA QUANDO EFFETTUA DELLE PRESTAZIONI DI OPERA AD UN PRIVATO SENZA PATITA IVA NON DEVE APPLICARE LA RITENUTA D'ACCONTO.

PARCELLE DEI PROFESSIONISTI CON ALBO E CASSA Nella descrizione va inserito l'ONORARIO(prestazione), CASSA DI PREVALENZA(si esercita una rivalsa; per ogni professione la rivalsa e' diversa. Per esempio: Commercialisti 4%; Ingegnieri e Geometri 2%)RITENUTA D'ACCONTO ( sono le tassi da pagare allo stato;somma che il committente deve versare all'erario entro il 16 del mese successivo; la ritenuta d'acconto viene applicata sul IMPORTO= ONORARIO)

IL D.P.R 600 ART. 21 indica i soggetti per cui e' previsto da parte del committente il versamento della ritenuta d' acconto.

PARCELLA DEI PROFESSIONISTI SCASSATI I professionisti scassati esercitano la rivalsa secondo la legge 335/95--> non hanno una cassa, non lavoratori pubblici. I professionisti scassati sono iscritti all'INPS, ovvero alla GESTIONE SEPARATA INPS. Nella descrizione vine indicato gli ONORARI, RIVALSA ai sensi di L. 335/95 fissa del 4%. In questo caso la RITENUTA D'ACCONTO viene applicata sul TOT.FT e NON piu' sull'importo.

NON DEVE COMPARIRE LA RITENUTA D'ACCONTO SE IL DOCUMENTI E' STATO EMESSO DA UN PRIVATO E TANTO MENO COLORO CHE ADERISCONO AL REGIME DEL FORFETTINO NON TROVERANNO SCRITTO IN FATTURA LA RITENUTA D' ACCONTO. IN TUTTI GLI ALTRI CASI ANCHE SE NON COMPARE LA RITENUTA D'ACCONTO SI DEVE PAGARE LO STESSO.

F24--> modello di pagamento modificato nella quale viene indicato un codice. Il periodo e' il mese in cui si paga la parcella.

FATTURE PROFORMA(NOTULA)- fatture emesse dai professtionisti per ricordare al cliente quanto deve pagare. E' un foglio che non va registrato.

NOTE DI DEBITO(NOTULA, NOTA SPESE)- documenti che hanno la caratteristica di non essere soggetti all'IVA. Vengono emessi dal soggetto che presta l'opera ed e' un soggetto senza l'IVA. Per esempio i compensi occasionali.

ESEMPI:

PRESTAZIONE per ARCHIVIAZIONE DI DOCUMENTI:

ESCLUSA AI SENSI DELL'ART. 5 DEL D.P.R 633/72

SPESE DOCUMENTATE:

ESCLUSO AI SENSI DELL'ART. 15

INTERESSI DI DILAZIONE- si emette fattura, ESENTE ART. 10

INTERESSI DI MORA- si emette una notula, ESCLUSE ART. 15

IVA ORDINARIA--> L'aliquota e' del 20%

IVA RIDOTTA--> L'aliquota e' del 10%

IVA SUPER-RIDOTTA--> L'aliquota e' del 4%

CRISTINA E MARIO

Grassetto INSEGNANTE CESANO 05/03/2009

DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE PER LA QUALITA'
Master o Allegati: possono essere modificati nel contenuto
Modelli: sono vincolanti e non possono essere variati

AZIONI CORRETTIVE
Approccio al processo - nel caso in cui si abbia un problema grave da risolvere si utilizza questa procedura:








  1. individuare la causa principale
  2. definire l'azione necessaria per eliminare la causa principale
  3. determinare i rischi o le implicazioni se non si intraprende l'azione
  4. attuare l'azione
  5. monitorare il successo

In questo caso il problema viene gestito dal responsabile qualità insieme al responsabile di quella attività.

AZIONI PREVENTIVE - azioni per anticipare le soluzioni per eventuali problemi che si potrebbero verificare

  • intraprendere i passi necessari per prevenire il verificarsi dei problemi
  • che cosa potrebbe andare male?
  • assicurarsi che il sistema di gestione sia adatto a soddisfare i bisogni e le aspettative presenti e future del cliente
  • il metodo preventivo all'interno del sistema di qualità si traduce in azioni concrete per anticipare situazioni che potenzialmente potrebbero diventare non conformi

CRISTINA E MARIO

Insegnante Degliuomini 3/03/09

Ricerca e Sviluppo: produrre conoscenza /invenzione/innovazione

Ci sono 3 atteggiamenti:

  1. atteggiamento passivo
  2. atteggiamento anticipato
  3. atteggiamento attivo(l' innovazione puo' incidere sui processi o sui prodotti)

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Una prima fase dell'Organizzazione Aziendale e' il TAYLORISMO(800-900):sottrarre l'organizzazione del lavoro all'empirismo per renderlo scientifico basato su principi rigorosi.

PUNTI ESSENZIALI:

  • ha aperto una parcellizzazione dei compiti ovvero dei COMPITI SEMPLICI e RIPETITIVI(processo produttivo in senso orizontale)
  • divisione dei compiti anche in senso verticale individuando una GERARCHIA(ordini diretti a "cascata")--> DIREZIONE GENERALE--> DIREZIONE INTERMEDIA-->DIREZIONE OPERATIVA.

Andando avanti negli anni c'e' un'altra forma di organizzazione aziendale: LA SCUOLA COMPORTAMENTALE(anni '30)-->L'UOMO in parte e' RAZIONALE e in parte e' EMOTIVO. E' un essere SOCIALE, vive nel GRUPPO, puo' essere ATTIVO e responsabile se e' opportunamente motivato. L'organizzazione aziendale tiene conto del fattore "personale".

Negli anni '50-'60 c'e' un autore di riferimento SIMON il quale sostiene che il processo decisionale aziendale e' condizionato dall'autorita' e dalla communicazione, in modo particolare in questa fase hanno molta importanza le funzioni del personale in termine di FORMAZIONE.

Negli anni '70-'80 c'e' un APPROCCIO SISTEMICO (caso della relta' attuale). A seconda di come cambia l'ambiente l'organizzazione aziendale deve addattarsi quindi:

  • e' progettata con elevati livelli di felssibilita'
  • ambiente esterno e strategie, obiettivi da perseguire.

Ci sono due tipi di organizzazione all' interno dell'azienda:

  • FORMALE
  • INFORMALE : - rapporti tra i dipendenti

- rapporti tra le funzioni

Ci sono relazioni all'interno che influenzano il risultato aziendale in modo POSITIVO(se c'e' una corrispondenza con l'organizzazione formale)o NEGATIVO( se ci sono dei contrasti)

CRISTINA E MARIO

INSEGNANTE POZZATO 09/03/2009

AREE FUNZIONALI: sono quelle funzioni che all'interno dell'azienda hanno un certo compito da svolgere. Devono saper cosa fare e sapersi relazionare con le altre funzioni al interno dell'azienda:

  • ACQUISTI
  • ORGANIZZAZIONE(devono saper che cosa fare e relazionarsi tra di loro)
  • FINANZA( gestire il flusso dei soldi che entrano ed escono dalla cassa dell'azienda, l'azienda non deve mai avere dei soldi in cassa, deve sempre investirli per poter recuperare dei soldi pagando per esempio i debiti)
  • AMMINISTRAZIONE/CONTABILITA'(il compito dell'amministrazione è quello di documentare tutto quando in modo tale da dare evidenza di quello che è stato fatto e di quello che si nell'azienda)
  • LOGISTICA/MAGAZZINO ( tutto deve essere ordinato a seconda del periodo di produzione)

CPMPRARE-->PRODURRE-->VENDERE

R&S(ricerca e sviluppo; innovare, creare) -->PRODUZIONE-->VENDITA

Il Marketing interviene già nella fase dell'innovazione anticipando i gusti e le esigenze dei clienti.

CRISTINA E MARIO


INSEGNANTE ROSSETTO 09/03/2009

LA CERTIFICAZIONE DEI COMPENSI ritenute d'acconto versate

  • in alto compare il nome del soggetto che versa la ritenuta d'acconto;
  • prima colonna: troviamo le descrizione della fattura e il tipo di compenso (prestazioni occasionali ecc.)
  • seconda colonna: troviamo gli importi lordi, ovvero gli onorari
  • terza colonna: importo della ritenuta d'acconto (20% sugli onorari)
  • quarta colonna: importo netto

nel caso in cui si abbiano delle spese escluse c'è una specifica colonna da compilare che si trova dopo quella degli onorari

Tutti i compensi (es: vitto e alloggio) dei professionisti vanno a formare la base imponibile e sono tutti soggetti ad IVA. Sono da considerarsi escluse solamente le spese per imposte e tasse (es: marche da bollo, diritti camerali) perchè sono documentate.

REGISTRI IVA

Compilazione:

Registro acquisti - si annotano tutti i costi

Registro vendite - si annotano tutte le fatture di vendita

Registro dei corrispettivi - si annotano gli scontrini e le ricevute fiscali

Essi devono essere tenuti da tutti i soggetti in contabilità semplificata tenuta dai titolari di P. IVA che non superano il volume d'affari, nell'anno solare precedente.

Se l'impresa effettua prestazioni di servizi il volume d'affari deve essere inferiore ai 320.000 € circa, se invece si tratta di cessione di beni deve essere inferiore ai 516.000 € circa; chi supera questi parametri è in contabilità ordinaria. Chi è in contabilità ordinaria deve tenere il libro giornale. Le società di capitali sono in contabilità ordinaria indipendentemente dai parametri di cui sopra.

Nelle società di capitale i soci rispondono limitatamente rispetto al patrimonio conferito e se ne hanno di tre tipi:

  • S.r.l. - capitale sociale diviso in quote
  • S.p.a. - capitale suddiviso in azioni (cioè titoli di credito che attestano un diritto)
  • S.a.p.a. - capitale sociale diviso in azioni e sono presenti due tipi di soci: gli accomandanti che rispondono limitatamente, e i soci accomandatari che rispondono illimitatamente, solidalmente e sussidiariamente

Società di persone suddivise in due parti:

  • S.n.c. - caratterizzata dalla presenza di soci che obbligatoriamente devono lavorare all'interno dell'azienda
  • S.a.s. - nella quale ritroviamo i due diversi tipi di soci

La differenza tra contabilità ordinaria e semplificata:

contabilità semplificata: si rilevano solo COSTI e RICAVI (variazioni economiche)

contabilità ordinaria: si rilevano anche incassi e pagamenti (variazioni finanziarie)

CRISTINA E MARIO

INSEGNANTE DEGLIUOMINI 17/03/09

Nella struttura formale troviamo l'ORGANIGRAMMA.

Prima di spiegare cos'e' un organigramma spieghiamo l'organizzazione aziendale.

l'ORGANIZZAZIONE ha lo scopo di individuare la combinazione piu' vantaggiosa delle diverse risorse: umane, materiali, immateriali. L'organizzazione prepare tutto quanto necessario per un suo funzionamento:

  1. STABILISCE L'ATTIVITA' NEI VARI REPARTI/ UFFICI
  2. STABILISCE A CHI SPETTA IL POTERE DI PRENDERE DECISIONI E CHI DEVE ESEGUIRE. QUALI SONO I COMPITI E LE RESPONSABILITA' DEI SINGLI E I RAPPORTI CHE DEVONO ESISTERE TRA DI QUESTI
  3. STABILISCE QUALI SONO LE RISORSE DI CUI OGNI SOGGETTO DEVE DISPORRE PER SVOLGERE I COMPITI CHE LI SONO STATI ASSEGNATI.

ORGANI DI LINE: organi operativi di decisione ed esecuzione. Hanno potere decisionale nel perseguimento diretto degli obiettivi aziendali.

ORGANI DI STAFF: organi specialistici che prestano consulenza ed assistenza agli organi di line. Sono privi del potere decisionale ma hanno solamente il compito di assistere e consigliare.

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA VIENE RAPPRESENTATA DALL'ORGANIGRAMMA.

ORGANIGRAMMA AZIENDALE
L'organigramma è il grafico che rappresenta le varie funzioni (COMPETENZA SPECIFICA DI OGNI SINGOLO MEMBRO ALL’INTERNO DELL’AZIENDA ) dei gruppi di persone che lavorano per un'impresa e i loro rapporti, tenuto conto che l'impresa funziona secondo rapporti gerarchici(ORDINE TRAMITE IL QUALE DEVONO CIRCOLARE LE INFORMAZIONI E I COMPITI ALL’INTERNO DELL’AZIENDA.)

Ci sono vari tipi di strutture:

  • STRUTTURA ELEMENTARE: il TITOLARE/IMPRENDITORE/PADRONE esercita direttamente il controllo economico, il potere di direzione e di coordinamento accentrando su di sé: strategie di impresa; gestione quotidiana attività operative; scelta collaboratori e loro coordinamento.
    La struttura organizzativa elementare è poco definita. Non c’è sviluppo dimensione verticale orizzontale e i ruoli sono intercambiabili. I vantaggi di questa struttura semplice sono che.
  • STRUTTURA PLURIFUNZIONALE: tipica delle imprese mono-prodotto. La direzione generale ha la funzione di coordinamento. Ci sono gli organi di line dove tutti sono dei dirigenti specializzati per ogni settore. E' una struttura vertigistica dove la caratteristica fondamentale e' l'EFFICIENZA- minimizzare le risorse(soprattutto quelle umane); esse sono infatti concentrate nello stesso dipartimento e sono specializzate in una certa funzione. In questo modo si evitano duplicazioni di personale non sempre impiegato a tempo pieno. Questa struttura tende a produrre le ECONOMIE DI SCALA in termini di costi quindi riducendo i costi di strutture e favorendo l'efficienza. E' una struttura lenta in termini di risposta nei confronti del mercato.Ha uno scarso coordinamento orizontale tra le varie unita' organizzative, ha una minore innovazione e sopratutto non consente di sviluppare le competenze manageriali integrate.
  • STRUTTURA DIVISIONALE: tipica delle imprese pluri-prodotto che operano su più mercati e che rivolgono la propria offerta a differenti target di clientela. Ha come obiettivo l'EFFICACIA quindi va nella direzione del MERCATO e del CLIENTE.
  • STRUTTURA A MATRICE

CRISTINA E MARIO

INSEGNANTE POZZATO 23/03/09

CICLO DI VITA DEL PRODOTTO

  • CRESCITA ( il prodotto comincia a conquiatare il suo spazio al interno del mercato)
  • MATURUTA'( il prodotto è ormai riconosciuto dal mercato)
  • DECLINO( il prodotto sta per essere sotituito dal consumatore con prodotti più interessanti. Le vendite cominciano a scendere)
  • ABBANDONO( il prodotto diventa obsoleto)

STRATEGIE DI POSIZIONAMENTO

Per posizionamento si intende l'insieme di iniziative volte a definire le caratterisitche del prodotto e a impostare il MARKETING MIX più addato per attribuire ad esso una determinata posizione nell'immaginario del consumatore. Esso può avvenire:

  • RISPETTO AD UN PRODOTTO CORRENTE( l'elemento che determina il posizionamento è funzione di quello che ha gia fatto la concorrenza)
  • IN FUNZIONE DI PARTICOLARI ATTRIBUITI AL PRODOTTO
  • IN FUNZIONE DI PREZZO DELLA QUALITA'( se l'azienda vuole mantenere alto il prezzo di un prodotto dev'essere in grado di fornire qualcosa d più e di migliore al consumatore)
  • RISPETTO ALL'USO( ci sono prodotti conosciuti per un solo tipo di utilizzo ma che con un attendo posizionamento possono essere anche proposti per usi diversi)
  • RISPETTO AL MERCATO OBIETTIVO
  • RISPETTO A UNA CATEGORIA DI PRODOTTI

TRADING UP e TRADING DOWN --> sono due tipi di strategie

TRADING UP --> arricchire la gamma di prodotti ( portafoglio prodotti) con modelli più cari e prestigiosi

TRADING DOWN --> inserire prodotti a prezzi più bassi rispetto a quelli già esistenti

POLITICHE DI PRODOTTO

Quando si parla di product mix di un'azienda si intende il suo portafoglio prodotti, vale a dire l'insieme dei prodotti ad essa realizzati;

Quando si parla di linea di prodotti si intende un gruppo di prodotti con caratteristiche similarI.

Oltre al trading up e il tradig down ci sono altre strategie:STRATEGIE DI VARIAZIONE DEL PRODUCT MIX :

  • ESPANSIONE DEL PORTAFOGLIO( vengono aggiunti nuovi prodotti a quelli già esistenti)
  • REDESIGN DEI PRODOTTI GIA' ESISTENTI( i prodotti vengono presentati al mercato sotto un nuova veste ad esempio un nuovo packaging)
  • RIDUZIONE DEL PORTAFOGLIO ( vengono eliminati prodotti in fase di declino e abbandono )

PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DI UN NUOVO PRODOTTO

Un prodotto puo essere definito nuovo quando :

  • è INNOVATIVO ( qualcosa totalmente nuovo rispetto a quello che c'era prima)
  • è SOSTITUTIVO di un prodotto già esistente
  • è IMITATIVO (è nuovo père l'azienda che lo propone ma non per il mercato)


TARGET: si intende quello specifico segmento di mercato (a ogni segmento occorre proporre un prodotto differenziato e che soddisfi le esigenze di coloro che appartengono ad esso) individuato da un insieme di carattertistiche comuni ai suoi appartenenti, cui il prodotto si rivolge.

I CAPITOLI CHE COMPONGONO IL PIANO DI MARKETING

  • trend (andamento) di settore: fenomeno che si manifesta più volte in quel determinato aspetto o settore
  • target: individua il numero potenziale di acquirenti e si individua in base alla fascia d'età, sesso, stato civile, livello economico abitudini d'acquisto, professione, stile di vita ecc...
  • concorrenza: c'è quella diretta nella quale il prodotto si rivolge allo stesso mercato (target) e quella indiretta nella quale il prodotto si rivolge a mercati diversi
  • design del prodotto: questo punto del marketing espone come il prodotto si presenta al consumatore
  • packaging: considerazioni analoghe al design
  • politica commerciale: non si tiene in considerazione solo il prezzo d'acquisto per il consumatore ma anche il prezzo che ilk prodotto assumerà per i vari intermadiari commerciali attraverso i quali si troverà a passare. Una volta individuato il canale distributivo adeguato, occorre prevedere la ploitica legata agli sconti, promozioni e prezzi.